Secondo me è più che buono!
DUCATI MONSTER 600
Il Monster è una motocicletta presentata dalla Ducati al salone di Colonia del 1992 come concept bike che subito riscosse il successo del pubblico convincendo la casa bolognese ad iniziarne la produzione. La stessa avvenne nel periodo in cui il marchio Ducati era di proprietà della Cagiva ma continua tuttora anche dopo i vari cambi di proprietà dell'azienda.
Monster 1000Già dal 1993 il Monster divenne la capostipite delle moto naked, cioè senza protezioni aerodinamiche.
Proposto inizialmente nella cilindrata di 900 cc con il famoso sistema desmodromico, ben presto venne affiancato da motorizzazioni minori, il 600 (nel 1994) e il 750 (nel 1996), tutti a carburatori.
Il nome non è inglese ma proviene in realtà dai dipendenti della Ducati che in bolognese lo chiamarono "al monster". Fu originato "spogliando" una 851, della quale conserva il telaio,e trapiantandoci l'allora due valvole 900cc, raffreddato ad aria, che montavano i modelli Supersport.
Il Monster si rivela come una moto unica, essenziale, capace di divorare i tornanti in montagna e, nelle motorizzazioni minori, di scorrazzare nel traffico cittadino con un'agilità sorprendente. Sempre riguardo le motorizzazioni minori, la sella bassa e le dimensioni contenute lo rendono adatto come prima moto ai neofiti e alle ragazze. Da dire che i modelli da 900cc in su hanno un'erogazione molto brusca e una frizione a secco a comando idraulico molto dura, che da un lato sono la gioia per gli amanti del marchio, ma d'altra parte rendono la moto poco adatta ad i novizi delle due ruote e a chi non abbia avambracci "forti".
Si inizia anche a parlare di tuning su due ruote. Il Monster si presta benissimo alle trasformazioni. In ogni caso già di serie può vantare accessoristica di prim'ordine con impianti frenanti prodotti dalla Brembo e sospensioni della Showa (nei modelli più recenti anche della Ohlins).
Il tempo passa e ogni anno vengono apportate modifiche al Monster, senza stravolgere in ogni caso la sua natura di moto essenziale, disegnata per la strada dalla matita di Miguel Galluzzi.
Con il 2000 venne introdotta l'iniezione su tutti i modelli e dal 2003 un nuovo motore 1000 al posto del glorioso 900 (che derivava dai modelli Desmodue che correvano la classe TT1).
Il passo successivo è stato il completamento della specie con la serie S, dotata del motore 4 valvole con raffreddamento a liquido. Il capostipite di questa serie "speciale" è il Monster S4, dotato del motore 4 valvole del 916 addolcito però a 101 cv. Dopo è stata la volta dell'S4R equipaggiato con il motore 996cc 4v (113cv) e in seguito l' S4RS del 2006 con il motore da 998 cc testastretta di derivazione Superbike (130 cv) e dotato di sospensioni Ohlins. Sempre nel 2006 la casa di Borgo Panigale ha aggiornato la versione S4R nel motore, equipaggiando anch'esso col motore desmoquattro 998cc testastretta del Monster s4rs.
L'ultima novità introdotta è il Monster 695 in sostituzione del modello precedente M620, dotato di motore raffreddato ad aria che promette di essere più potente del predecessore, raggiungendo i 73 CV e di avere un rapporto peso/potenza particolarmente favorevole.