Grezzamente.
Il 2t:
1. Pistone scende: Aspira la miscela aria-benzina-olio nuova e contemporaneamente fa uscire i gas esausti del ciclo precedente (fase passiva, va per inerzia)
2. Pistone sale: Comprime la miscela aria-benzina-olio e la fa esplodere (fase utile, produce moto)
E si compie un giro di motore.
Il 4t:
1. Pistone scende: Aspira la miscela aria-benzina fresca (fase passiva, va per inerzia)
2. Pistone sale: Comprime la miscela (fase passiva)
3. Pistone scende: La miscela esplode e spinge il pistone in basso (fase utile, produce moto)
4. Pistone sale: Espulsione dei gas esausti del ciclo precedente (fase passiva)
E si compiono 2 giri di motore.
Il vantaggio del 4 tempi è che è più efficiente, cioè sfrutta meglio la singola goccia di benzina, consuma meno olio, ha consumi inferiori e rispetta l'ambiente.
Il vantaggio del due tempi è che, pur consumando di più VA IL DOPPIO. Qualunque cilindrata si consideri, il 2 tempi va sempre di più, per il semplice fatto che ha una fase utile ogni giro di motore e non ogni due!
Ora:
Uno scooter 300 è un mezzo evidentemente che mira alla praticità, ha una cilindrata grossa e sufficiente a tutto e in primo luogo considero l'efficienza ed i consumi.
Uno scooter 50 4t in salita arranca e basta, il 2t dovrebbe essere obbligo di legge (e invece si pensa all'ambiente, ottenendo IMO l'effetto opposto).
Sul 125/250 dipende: se prendo un mezzo sportivo meglio il 2t, se prendo un mezzo pratico vado di 4. IMO sempre meglio un 125 2t di un 250 a 4.